EXPO: “Nutrire il PIANETA” o la sua ANIMA?

Terra, terra... dov'è la mia terra? Aggiungi un commento

2013_12_24_space-nasa-500x450_rsz_crp_crpUn evento mondiale, una vetrina dai mille colori, architetture affascinati, un tema che pare  suggerire grandi riflessioni, o forse interminabili dibattiti con valanghe di parole, che lascia intuire un potenziale quanto effimero impegno dei “Grandi” contro la fame, il sottosviluppo, la povertà, l’incultura, con il fine di cercare la via di un migliore equilibrio nel mondo? Ma siamo certi che i Grandi abbiano davvero a cuore questi temi? Siamo certi che i pochi detentori delle ricchezze del Pianeta siano diventati così buoni da volerle suddivire equamente con tutti gli altri? Oppure, come sempre accade, veniamo abbagliati dalle luci sfavillanti abilmente disposte per depistare i nostri pensieri? Non è che a sostenere questi abili cervelli che dominano il mondo ci siamo tutti noi, “poveri ricchi” con le nostre piccole case, le nostre vecchie e nuove automobili, i nostri bassi stipendi, ed il nostro bisogno di qualcosa in più, qualcosa di meglio che tuttavia non riusciamo ad inquadrare, a mettere a fuoco? O forse ci stiamo illudendo di essere gli invitati d’onore al “ballo mascherato” dei buoni propositi, fingendo di non sapere che è solo un grande business per le tasche dei soliti noti?

Certo, stiamo davvero cercando qualcosa che ci “disseti” e ci “nutra”. Qualcosa che sia Acqua e Cibo  insieme, che non soddisfi solamente lo stomaco ed il  palato, ma che sappia forse scendere più giù, fino alle radici, fino all’essenza dei nostri pensieri. Fino all’anima, forse? Io credo proprio di sì, poiché quella sete insanabile che a volte ci prende, è propria dall’anima. È un bisogno di equilibrio, di stabilità emotiva, di sentirsi parte di un “pianeta accogliente”. Mi pongo queste domande con l’assoluta consapevolezza che il cibo quotidiano non dovrebbe mancare a nessuno sul pianeta, poiché il corpo deve nutrirsi, e perché la Terra ha le risorse sufficienti per sfamare tutti quanti. Per cui è bene riflettere sul nutrimento del corpo, ma soprattutto è necessario cercare davvero la giusta via per garantire ai cittadini del mondo uguali diritti ed altrettante risorse per vivere una vita dignitosa. 

Personalmente sono certo che basterebbe volerlo davvero per “cambiare verso” all’involuzione che inesorabilmente ci sta sommergendo come un oceano scuro che sale intorno a noi. Ma io mi spingo più in là e penso alla nostra anima, e per riflesso all’Anima del Pianeta, che in questo momento storico ha bisogno di essere nutrita ancor più del corpo. Nelle nostre profondità vi è un crescente anelito di risveglio. La nostra anima è depositaria di un “Pensiero Superiore” che vede oltre. Un pensiero staccato dalle economie di mercato e dai giochi di potere che da solo basterebbe a sfamare l’intero pianeta. È forse un’utopia? Non credo. Solamente penso che abbiamo perso la capacità di vedere, di intuire, ma soprattutto di “credere” in noi stessi. Da millenni abbiamo abdicato al “vero potere” abbandonando la guida della bianca astronave che c’è in noi disperdendoci in un sogno sbagliato, ed ancora vaghiamo in quelle terre desolate alla ricerca di una Luce.

È impressionante vedere le migliaia di profughi che giungono con barconi sui quali nessuno di noi oserebbe mettere piede, compiendo viaggi allucinanti, incredibili ed umanamente inaccettabili per esseri umani, in cerca di una vita possibile, di un “altrove” dove poter posare i propri piedi con la sicurezza di continuare ad esistere senza dover soccombere alla fame o alle guerre. E poi constatare la fatica che si fa ad accoglierli. Come affrontare questo enorme problema senza abbassare lo sguardo? È impressionante pensare che migliaia di persone non hanno mai conosciuto la Pace e la stabilità nella loro vita e vedere uomini armati che quotidianamente sparano raffiche dalle loro barricate contro altri uomini. Come possiamo aiutarli? Come possiamo “Aiutarci ad essere Diversi”, a cambiare le limitate prospettive del nostro sguardo per scorgere l’orizzonte puro che si staglia dentro di noi, quel luogo di Pace e Saggezza ove spira il vento che risana i pensieri ed accompagna la mente verso una reale evoluzione?

Sono molte le domande che si affollano alla nostra porta, e noi dobbiamo imparare a non respingerle poiché anch’esse fanno parte del nutrimento della nostra anima. Accettare, accogliere dentro di sé ciò che la vita porta è un primo passo per aprire l’anima al risveglio. Ma non basta. Dentro di noi deve rinascere la luce originaria. Quella luce che possiamo chiaramente osservare negli occhi di qualsiasi bambino, in ogni parte del mondo, che sia povero o ricco, bianco o nero. Quella limpidissima scintilla che mostra il chiaro volto dell’anima. Occorre ritrovare gli occhi di quel bambino che c’è in noi, allora non vi sarà più bisogno di affannarsi a cercare soluzioni alla fame, al sottosviluppo, perché il bambino ama senza condizioni, ama in modo puro ed angelico vedendo nell’altro lo specchio di sè. Per questo motivo egli sorride sempre come un’anima pura che abbraccia l’altra anima senza alcun timore.

Quando le anime si ritrovano e si riconoscono tutto diventa luminoso intorno a loro, ogni cosa, ogni essere, poiché esse si  nutrono di quella sostanza sottile che permea tutto ciò che esiste. Questo avviene in ogni luogo, in ogni dimensione, in tutto ciò che noi sappiamo creare con la scintilla interiore. E ciò basterebbe a cambiare le sorti del nostro pianeta. Immaginate la limpidezza di quest’Acqua entrare in ciascuno. Non vi sarebbero più sprechi o furbizie dei forti contro i deboli e forse potremmo raggiungere un benessere comune, vivendo insieme come “fratelli“, sapendo suddividere con equilibrio e armonia le risorse del nostro pianeta.

Un abbraccio di anima e di cuore. Diventiamo pensieri!

Gabriele Frigerio

Lascia un messaggio

CMS: WordPress - Tema e Icone di N.Design Studio
Articoli RSS Commenti RSS Collegati