Bambini indaco, generazione Arcobaleno: i figli della nuova Era

I messaggeri dell'Amore Aggiungi un commento

Possiedono un sorriso che emana luce. Colpiscono per la profondità di una parola che pare giungere dall’Infinito. Esprimono con semplicità e spontaneità pensieri che rivelano arcane conoscenze intrise di saggezza. Sembrano vedere oltre la vista e leggere nei pensieri reconditi. I genitori a volte rimangono increduli nell’ascoltarli, percependo un brivido che risale dalle proprie “acque interiori”, una “scossa” simile ad un “suono” d’altri mondi, d’altre dimensioni, che ridesta nella mente emozioni ancestrali, sottili sfere di colori cristallini, melodie inebrianti che moltiplicano i battiti del cuore.

Voglio parlarvi di due bambini che, in modi diversi, mi hanno colpito con il loro “Raggio Celeste”. Il primo è Manuel, conosciuto al termine di una mia conferenza, ed il secondo è Roberto, figlio di un carissimo amico.

Manuel (9/10 anni), seduto in seconda fila con la mamma (portata da lui), mi viene incontro con un sorriso radioso, un raggio eccelso, dopo avermi ascoltato per quasi due ore (incredibile per un bambino!) parlare della lingua Angeli, del cristallo interiore, di messaggi celesti e “contatti” con gli Spiriti Maestri. Mi dice sottovoce: “Io quando sono vicino ad un albero sento la sua voce… faccio sogni molto belli dove vedo tanti colori… mi piace disegnare forme geometriche variopinte simili ai mandala, ma la mia maestra di religione mi dice che non servono a niente…”. Sento la luce vibrare nei suoi occhi e dico alla mamma che è la maestra che non capisce. “Anche i compagni a volte lo prendono in giro…”, continua lei. Manuel mi racconta un sacco di cose, con i suoi occhi sfavillanti e poi mi abbraccia con un’intensità inusitata, una stretta da “cuore a cuore”, lascinadomi folgorato d’Amore, non l’ho più dimenticato.

Roberto (8 anni) è un altro bambino speciale, che irradia “armonie celesti”. Ecco alcuni pensieri sulla musica, dettati al papà allibito ed estasiato:

LA MUSICA SIAMO NOI

La vita è come un pentagramma perché inizia e finisce. Ci sono delle parti che si ripetono, ci sono gli acuti, ci sono i bassi. Alcune parti devono essere suonate piano, altre forti, ma sempre rispettando il tempo e le pause. Ci sono le legature, ci sono le note ristrette, e tutto serve per fare armonia.

La musica aiuta a tornare calmi, oppure serve per trovare la serenità, per rilassarsi, o addirittura per addormentarsi, alcuni scienziati dicono che addirittura faccia bene.

Le note siamo noi. Una persona è come una nota, due persone sono come due note. Una legatura è come due amici per la pelle, una scala musicale è come una famiglia molto grande. Le note più acute sono i più giovani, le note più basse sono i più vecchi, le note centrali sono gli adulti. Ma tutte sono legate dall’armonia di una nota molto speciale chiamata DIO.

Gli strumenti generano le note, gli strumenti producono bellissimi suoni. Lo strumento si impara a guidare solo addestrandoti nell’usarlo e, dopo tante sofferenze, imparerai ad usare al meglio.

Lo spartito è come un contenitore guidato da Dio, contiene tutti noi, quello che facciamo noi, le nostre emozioni, le nostre sofferenze, le nostre cose, ma soprattutto la nostra vita, le nostre anime, le nostre ossa, la nostra pelle, e tutto questo compone l’umano.

Roberto L.R.

Isola di Capo Rizzuto, 20 luglio 2011

Com’è possibile che un bambino parli in questo modo? Da dove giungono i suoi pensieri? Com’è spiegabile la sapienza e l’alto grado di spiritualità che si coglie come un “GRANDE SUONO” in lui, così piccolo? Domande semplici, razionali… Eppure la razionalità sembra prosciugarsi ed incenerire di fronte a tanta A R M O N I A.

Loro sono la “generazione Arcobaleno”, e sono venuti per insegnare a noi adulti la vera saggezza. Sono qui per risvegliare il nostro cuore dormiente, offuscato dalle nebbie mentali dell’eccessiva razionalità. Sono come piccole “astronavi” venute a salvarci dallo sfacelo del nostro mondo. Ascoltiamo queste “piccole grandi” voci di cristallo, hanno molto da insegnarci. Essi possiedono la chiave del Paradiso. Grazie Manuel e Roberto!

Diventiamo pensieri.

Gabriele Frigerio

One Response to “Bambini indaco, generazione Arcobaleno: i figli della nuova Era”

  1. Francesco Says:

    Ciao Gabriele, fratello e amico mio :)
    Sai, anche se io ho 24 anni credo di avere dentro di me parte di questa essenza.
    Sin da piccolo ho sempre visto il mondo diversamente da come lo vedevano gli altri e questi bambini mi hanno fatto pensare a me da bambino.
    Crescendo e schiacciato dalla società, il mio spirito ha smesso di produrre quei raggi luminosi, ma sento di possederli sempre dentro la mia anima e posso ancora esprimerli col mio cuore!
    Questi bambini però sono ancora più celestiali!
    Un abbraccio fortissimo :)
    A presto Gabriele

    Caro Francesco, molti di noi sono nati con un compito preciso, disegnato nelle cellule del cuore. Anche se il cristallo è rimasto sepolto a lungo verrà il giorno che tornerà alla luce. Ora si avvicina il tempo del “risveglio” ed io sono certo che i cuori ove il seme è stato deposto cominceranno a vibrare in sintonia con l’alta “frequenza”, spiccheranno il volo ed agiranno irradiando la loro forza interiore. Forza e coraggio ognuno di noi ha il suo compito per diffondere l’Amore!
    Un abbraccio fraterno.
    Gabriele

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